Stopgap Dance Company «Lived Fiction»

«Lived Fiction» è un titolo in inglese.
Si pronuncia così: Livd Ficshn.
Tradotto significa qualcosa come: storie vissute.
Di cosa si tratta?
L’opera Lived Fiction dimostra una cosa:
La danza può essere radicalmente senza barriere.
Può essere potente.
E può aiutarci a trovare nuove idee per un futuro positivo per tutte le persone.
Tutti possono assistere a quest’opera di danza.
Perché l’assenza di barriere è una caratteristica dell’opera.
Fa parte dell’opera d’arte.
E questo cambia il modo in cui consideriamo l’arte.
L’opera viene rappresentata per la prima volta in Svizzera.
Il gruppo “Stopgap Dance Company” ha creato l’opera.
I suoi membri fanno arte insieme da 20 anni.
I membri del gruppo sono persone molto diverse tra loro.
Sono una comunità di differenze.
E lo mostrano anche sul palco.
Nell’opera Lived Fiction si fondono movimento, linguaggio e pensieri.
Quello che nasce è una storia.
Questa storia è raccontata in modi diversi:
- con delle parole
- con dei movimenti
- con la scrittura
- con un’audiodescrizione
Tutte queste forme trovano spazio allo stesso tempo sul palco.
Hanno pari dignità e raccontano la stessa storia.
A volte sul palco c’è una persona sola.
A volte due persone ballano insieme.
Oppure un gruppo.
L’opera è morbida come lo zucchero filato.
E al tempo stesso piena di forza ed energia.
Mostra al pubblico un’idea:
Come può essere un futuro condiviso.
Ed è un invito a collaborare per realizzarlo.
Accessibilità:
Durata: ca. 90 minuti, con pausa
Lingua: la lingua in scena è l'inglese.
Ma c'è la soprattitolazione in tedesco/italiano.
Questo significa:
è possibile leggere il testo in tedesco/italiano.
Sono presenti anche soprattitoli in inglese.
Questo significa:
è possibile leggere il testo anche in inglese
C'è anche l'audiodescrizione: questo significa che qualcuno descrive per i non vedenti: cosa sta succedendo sul palco in questo momento? È possibile ascoltarlo in cuffia.
Stopgap – Dance Company
Crediti
Christian Brinklow, Monique Dior Jarrett, Emily Lue-Fong, Jannick Moth, Lily Norton (Audiodeskription), Nadenh Poan, Hannah Sampson und Dan Watson (Stimme von DAN)
Regia, Co-autrice Lucy Bennett
Artista dell'accesso, Co-autrice Lily Norton
Regia delle prove Amy Butler
Composizione, Design sonoro Dougie Evans
Arte digitale, Sottotitoli Ben Glover
Sottotitoli in tedesco: Maria Wünsche, Panthea Berlin
Sottotitoli in italiano: Maria Wünsche, Panthea Berlin
Voce audiodescrizione in tedesco: Isabelle Freymond e Fabian Netos
Voce audiodescrizione in italiano: Camilla … & Giuseppe Comuniello
Design luci Jackie Shemesh
Design costumi Ryan Dawson Laight
Oggetti di scena Colin Holden
Guida accesso Lauren Trim
Gestione produzione e palco Ethan Duffy
Direzione produzione Emma Henderson
Direzione tecnica Francois Langton
Assistenza illuminazione Joe Hornsby
Assistenza costumi Rosie Whiting
Direzione progetto James Greenhalgh
Access Workers Abbie Thompson, Laurel Flatley
Produzione Sho Shibata, Lucy Glover
Con il supporto di Arts Council England, DanceEast, Dance Ireland, Leche Trust, The Point – Eastleigh, University of Surrey

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