Lo Story Lab del Percento culturale Migros scrive la storia futura del cinema. Il progetto di finanziamento sostiene lo sviluppo di idee per film, serie, realtà virtuale, giochi e molto altro ancora. Attualmente vengono finanziate 13 idee selezionate tra i 224 progetti presentati questa primavera. Nadine Adler Spiegel, responsabile del progetto, spiega in un'intervista quanto tempo impiega un progetto del genere per arrivare sullo schermo e ci fornisce in anteprima un'idea dei temi trattati.
Il Percento culturale Migros è un importante promotore del cinema svizzero.
Perché un nuovo formato per questo finanziamento?
Negli ultimi dieci anni abbiamo costantemente ampliato i finanziamenti destinati alle idee per i lungometraggi. La richiesta elevata e importanti voci del settore ci hanno mostrato quanto sia importante sostenere lo sviluppo delle idee nella fase iniziale. Spesso il finanziamento viene erogato solo durante la produzione, quindi c'è troppo poco spazio per lo sviluppo delle idee. Tuttavia, sentiamo che nel settore c’è il desiderio di sperimentare… e con lo Story Lab anticipiamo questo sviluppo.
Cosa significa questo finanziamento per la scena?
Si creano spazi di libertà in cui sperimentare e provare. In questo modo, rafforziamo non solo i contenuti, ma anche lo scambio tra i singoli player all'interno e all'esterno del settore.
Sentiamo che nel settore c’è il desiderio di sperimentare… e con lo Story Lab anticipiamo questo sviluppo.
Nadine Adler Spiegel, Direttora Story Lab
Il primo bando si è svolto ad aprile. Che riscontro ha ottenuto?
Siamo stati davvero in grado di colmare una lacuna nel panorama dei finanziamenti: di conseguenza, il feedback è stato straordinario. Le 224 domande presentate hanno superato di gran lunga le nostre aspettative. Sono particolarmente contenta perché abbiamo ricevuto richieste davvero coraggiose e innovative per tutti i formati: miniserie digitali, documentari e progetti crossmediali, oltre che lungometraggi classici.
Per evitare qualsiasi tipo di unconscious bias, ovvero di pregiudizio inconscio, le richieste di contributo sono state presentate alla giuria in forma anonima. Ha funzionato?
Sì, ha funzionato molto bene. I 13 progetti selezionati includono idee di persone affermate, ma anche di newcomer, di donne come di uomini. La procedura è stata accolta molto positivamente dagli operatori culturali. Finora abbiamo ricevuto solo riscontri positivi. Posso facilmente immaginare che per quanto riguarda la fase di sviluppo, l'anonimato prevarrà in Svizzera anche con altri istituti di finanziamento.
Che tipo di esperienze audiovisive ci aspettano - e quando?
Ci vogliono dai due ai cinque anni perché un'idea sia sviluppata e prodotta. Durante questo periodo, i progetti possono cambiare in modo significativo. Ma in questo momento, il mix di argomenti all'ordine del giorno è veramente eccezionale: dalla vita in una fattoria di montagna ai viaggi nel tempo in Europa, dalla storia della droga a Zurigo alla rievocazione del discorso di Churchill a Zurigo in realtà virtuale. Inoltre sono in programma scottanti temi di attualità, come la sessualità femminile senza tabù, la crisi dei rifugiati, la vita quotidiana delle persone con una grave disabilità e l'omosessualità maschile quando la famiglia è musulmana. Non vedo l'ora di scoprire tutti questi progetti sul grande o piccolo schermo e di lasciarmi incantare da queste storie immersive e crossmediali.
La promozione della cinematografia vanta una lunga tradizione alla Migros:
Già nel 1943 il suo fondatore Gottlieb Duttweiler entrò in società con la Praesens-Film AG – e dal 1965 il Percento culturale Migros promuove sistematicamente il cinema nazionale con mezzi innovativi. Nel 2021 è stato aperto un nuovo capitolo nel finanziamento del cinema: lo Story Lab del Percento culturale Migros.
Foto / Scena: Story Lab, Cyrille Drevon © Maskarade Productions