A che età è troppo tardi per qualcosa di nuovo?
A quanti anni le persone sono più disponibili a sperimentare la propria sessualità? A che età si mostrano particolarmente aperte verso le culture straniere? E a cercare vacanze principalmente all’insegna del relax sono maggiormente i giovani o gli anziani?
Queste domande interessano il Gottlieb Duttweiler Institut (GDI). Per questo motivo, i ricercatori specializzati in tendenze hanno condotto un sondaggio su 1000 persone tra i 16 e i 75 anni provenienti da Svizzera e Germania per indagare in che modo l’apertura verso il nuovo è legata all’età. Da questa base il GDI ha quindi tratto una «biografia dell’apertura mentale», che evidenzia quando e in quali ambiti le persone sono più propense ai cambiamenti. Alcuni dei risultati sono estremamente sorprendenti!
Scatenati in gioventù, moderati in vecchiaia?
- La maggior parte degli intervistati nella fascia tra i 16 e i 20 anni ha cambiato stile negli ultimi 12 mesi e vorrebbe sperimentare nella vita sessuale.
- In nessuna fascia di età si registra un numero di persone che si sono fatte tatuare negli ultimi 12 mesi più elevato rispetto al gruppo dai 26 ai 30 anni.
- Tra i 51 e i 60 anni le persone vogliono sì ribaltare le condizioni sociali, ma in vacanza preferiscono rilassarsi.
L’apertura mentale (non) conosce età
- Chi ha tra i 16 e i 20 anni si è fatto molti nuovi amici negli ultimi 5 anni e non esclude l’idea di sperimentare droghe.
- I rappresentanti della fascia 26-30 usano più volentieri di tutti fitness tracker e offerte di carsharing e prenderebbero in considerazione l’opzione di trasferirsi all’estero.
- Una percentuale notevole di persone tra i 71 e i 75 anni si interessa di politica ed economia. Questa fascia di età è la più disposta a convivere con estranei.
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