Quando bisogna fare le condoglianze?
Al primo incontro con la persona in lutto o quando ci si sente pronti. Il momento giusto è nei primi giorni dopo la pubblicazione del necrologio. E se il necrologio non viene pubblicato? In questo caso bisogna chiedere prima conferma del decesso ad amici e conoscenti.
A voce o per iscritto?
Se hai già avuto un contatto personale con la persona in lutto, sarebbe un bel gesto chiamarla o farle visita (annunciandosi però con anticipo). Altrimenti manda le condoglianze per iscritto. Non importa in che modo esprimi il tuo cordoglio, l'importante è che sia un gesto sincero. La persona in lutto si accorge subito se le stai facendo le condoglianze solo per formalità.
L'esperta
I consigli sono di Erika Schärer-Santschi, presidentessa dell'Associazione svizzera di consulenza in caso di crisi e lutto (Vereins Krisen- und Trauerbegleitung Schweiz). La terapista del lutto con studio proprio a Thun (BE) è anche docente e relatrice nel campo delle cure palliative. È co-direttrice del primo programma di formazione continua per la consulenza in caso di crisi e lutto della Scuola universitaria professionale della Svizzera occidentale (HES-SO) in Vallese.
Fare le condoglianze nonostante un litigio?
Nel dolore l'attenzione dovrebbe essere rivolta soprattutto a ciò che unisce. Quando si fanno le condoglianze, si partecipa a un'esperienza esistenziale, indipendentemente da una lite. Sii il più breve possibile nelle condoglianze e non sfruttare l'occasione per riconciliarti con la persona in questione. Ci saranno altre occasioni per farlo.
In caso di chiamata o visita, bisognerebbe preparare un testo?
Se questo ti dà maggiore sicurezza, sì. In fondo quel che conta nelle condoglianze è il coinvolgimento con la persona. Non si tratta di dire qualcosa di intelligente, ma di entrare in empatia. Rispetto a un testo, le parole spontanee esprimono meglio il legame che ti unisce alla persona in lutto. Spesso è sufficiente un gesto come una stretta di mano.
I biglietti di condoglianze sono ancora attuali?
Sicuramente sì. Vengono letti con attenzione, anche se spesso solo dopo la fase acuta del lutto. Spesso chi rimane tende a rileggere i biglietti di condoglianze in occasione dell'anniversario per mantenere vivo il ricordo della persona deceduta. La cosa migliore è usare i biglietti senza scritte stampate. Spesso riportano frasi retoriche o inappropriate, come ad esempio versi religiosi per una persona non credente.
Cosa bisognerebbe scrivere?
Introduzione
Per una buona introduzione ci si deve riferire all'occasione: «Ho appreso con costernazione il decesso di suo padre.» Oppure: «La notizia del decesso di tua sorella mi rattrista molto.» In questo modo esprimi in modo sincero la tua commozione e partecipazione. Va bene anche lasciar trasparire il proprio sgomento, ad esempio in caso di morte improvvisa: «Non riesco a credere all'incidente di tuo figlio.» Oppure: «Non riesco a credere che tua mamma sia mancata così all'improvviso.»
Condoglianze
Alla fine devi esprimere le tue condoglianze, ad esempio: «Ti/Vi porgo le mie più sincere condoglianze.» Usa parole come «ti sono vicino/a» solo con le persone più care, altrimenti la formulazione risulta troppo effusiva e poco sincera.
Ricordi della persona deceduta
A questo punto puoi aggiungere anche qualche parola di apprezzamento per la persona deceduta o un ricordo speciale: «Non dimenticherò mai come...»
Conclusione
Per concludere puoi ispirarti a questa frase: «I miei pensieri vanno a te/voi con l'augurio di trovare tanta forza.»
E la lunghezza?
Se non sei particolarmente vicino/a a chi resta, dovresti essere breve. Evita di proiettare i tuoi sentimenti sull'altra persona. Frasi come «So come ti senti» possono essere percepite come presuntuose.
Formulazioni inappropriate?
Evita le enunciazioni religiose se non sai se le tue convinzioni sono condivise. Le parole come «Il tempo guarisce tutte le ferite», «La vita continua» o «La morte fa parte della vita» sono inappropriate perché non confortano. Anche le frasi apparentemente incoraggianti («Devi essere forte adesso!») sono inutili.
Sempre a mano?
Le condoglianze scritte a mano sono più personali. In alternativa va bene anche una lettera scritta al computer, ad esempio se hai una calligrafia difficile da leggere.
Condoglianze via WhatsApp?
È una questione di generazione. I giovani, per esempio, usano i social media per gran parte della loro comunicazione, quindi è logico che li usino anche per fare le condoglianze. È fondamentale però che in passato tu abbia già comunicato con il destinatario o la destinataria attraverso questo canale.
Allegare denaro?
In alcune regioni e culture si tratta di un gesto abituale, ma al di fuori di esse può suscitare facilmente qualche perplessità. Se non si è certi di come verrebbe accolta una donazione in denaro, è meglio non farla. In alternativa puoi mandare ad esempio un mazzo di fiori. Se alleghi del denaro, indica sempre lo scopo specifico («per le decorazioni della tomba a Natale»).
Ho fatto le condoglianze, e ora?
Se hai un rapporto personale con la persona in lutto, puoi contattarla dopo il funerale, preferibilmente dopo quattro-sei settimane, quando lo shock iniziale è passato. Spesso è in questo momento che si comincia a sentire il vuoto lasciato dalla persona che se n'è andata. Oltre a una telefonata, è appropriato anche un invito per un caffè. Le visite vanno sempre annunciate in anticipo.